Prima o poi, tutti i piloti di droni si chiedono come scegliere il drone ma la risposta, non è affatto semplice come sembra.
Quello dei droni, infatti, è un mondo variegato e affollato in cui le novità si susseguono molto velocemente e dove, chiunque, deve stare sul pezzo se non si vogliono correre rischi.
Tutto, dai dispositivi alle normative in vigore, infatti, è sempre in rapido movimento, ma un buon dronista non può mai permettersi di perdere neanche un solo update perché tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro.
Fortunatamente, però, ci sono delle basi, dei punti di partenza fermi che chiunque si affacci a questo mercato dovrebbe conoscere.
In questo articolo vedremo insieme quali sono le certezze che accompagnano la vita degli appassionati di questi device volanti.
Economico non vuol dire adatto a neofiti
Il mondo dei droni è forse l’unico settore tecnologico in cui la logica del prezzo non è affidabile.
Non è detto che il dispositivo con il costo più elevato sia davvero il meglio per voi, così come non è detto che quello meno accessoriato sia la giusta alternativa per chi si approccia a questo mondo per la prima volta.
Sebbene ci siano alternative valide sul mercato, è bene ricordare che spesso essere “entry level” sul fronte del costo non vuol dire essere automaticamente “newbie friendly” nei fatti.
In commercio, infatti, si possono trovare tantissimi droni di ottima qualità a prezzi accessibili, ma che, per un motivo o per un altro, hanno delle lacune importanti a livello di specifiche tecniche; queste mancanze, ovviamente, rendono il costo del dispositivo più abbordabile, ma non è detto che garantiscano la corretta usabilità del drone a chi non ne ha mai maneggiato uno.
Se siete agli inizi, il vostro drone deve essere assolutamente dotato di:
- sensori anticollisione
- GPS
- giroscopi e accelerometri
Insomma, tutte quelle tecnologie che metteranno in sicurezza voi, il vostro volo e chi sta “sotto” di voi.
La durata effettiva del volo
Uno dei punti cruciali relativa ai droni e alle loro performance è, senza dubbio, la durata del volo e, di conseguenza, della loro batteria.
I modelli migliori in circolazione garantiscono un volo di circa 28 minuti, mentre per quelli dotati di sensori particolari la soglia di abbassa ulteriormente, garantendo circa 20 minuti di autonomia.
Insomma, un punto da ricordare sempre quando ci si affaccia al mondo dei droni è che i numeri riportati dalla casa madre potrebbero non essere del tutto veritieri, ma la cattiva fede non c’entra.
I dati che vengono riportati sulla confezione riguardanti il minutaggio di autonomia di questi dispositivi, infatti, sono frutti di test specifici e accurati, ma che, appunto, vengono condotti in fase di sperimentazione con condizioni di volo perfette e in ambienti controllati.
La capacità di volo di un drone, infatti, risente di molteplici fattori, che possono essere il suo peso, le condizioni atmosferiche, la dinamica del volo, e questo andrà a ridurre ancora di più la sua autonomia di funzionamento.
Ma non temete, le soluzioni a questo problema sono in fase di sviluppo e presto arriveranno sul mercato per regalarci lunghi momenti di volo tra le nuvole.
Un drone, tanta manutenzione
Se pensate che il vostro lavoro di dronisti termini una volta acquistato il dispositivo, state sbagliando.
Il drone, infatti, è un device che richiede tanti accessori e tanti piccoli upgrade affinché funzioni al meglio delle sue potenzialità.
Abbiamo detto che la durata delle batterie è minima, giusto? Allora dovrete munirvi di batterie di riserva di modo che possiate stare in volo per più di 20 minuti.
In aggiunta a questo, dovrete considerare l’inesperienza di volo iniziale e questo purtroppo vuol dire… spese di manutenzione e di riparazione aggiuntive.
Il consiglio che possiamo darvi, oltre a iscrivervi a uno dei nostri corsi è di sottoscrivere una piccola assicurazione danni, proposta solitamente dalle stesse case produttrici e, se avete le competenze giuste, di guardare se sono di facile reperimento le parti di ricambio utili per risolvere in autonomia agli incidenti più lievi
Una questione di privacy
Quando si parla di droni è impossibile non menzionare la privacy.
Che stiate facendo fare un giro al vostro drone in giardino o che sia un volo in uno spazio pubblico, sappiate che spesso vi attirerete il sospetto dei passanti.
In questi casi assicuratevi di avere tutta la documentazione e i permessi del caso per essere inattaccabili e continuare a far volare il vostro quadricottero indisturbati.
I droni sono davvero pericolosi?
Spesso, i dronisti di qualsiasi età ed esperienza devono confrontarsi con la paura altrui.
Il drone, infatti, è un device che può seriamente mettere a rischio non solo la loro privacy, ma anche l’ incolumità.
Diciamo che l’aspetto non aiuta: le eliche che ruotano veloci, le manovre improvvise e rapide o eventuali guasti che possono effettivamente compromettere il corretto volo del dispositivo.
Un utilizzo consapevole e gli insegnamenti di una scuola con basi aeronautiche fa la differenza. Evitate i consigli dell’amico “smanettone” ed, per imparare affidatevi a professionisti
Dove può volare un drone?
In Italia il volo dei droni segue la normativa EASA entrata in vigore lo scorso gennaio.
Sebbene ci siano regole e norme specifiche, alcune direttive sono sempre valide:
- Un drone può volare rimanendo in vista del pilota a una quota massima di 120 metri di altezza dal suolo, se non minore dove previsto ma mai superiore
- Un drone deve rispettare una distanza minima di sicurezza dagli aeroporti distanza riportata sulle carte aeronautiche
- Un drone non può sorvolare aree congestionate e tanto meno su assembramenti di persone
Se vuoi saperne di più, ti consigliamo questo articolo sull’argomento.
Serve una patente per pilotare droni?
La risposta è sì.
Il patentino per pilotare droni è obbligatorio sopra i 250 grammi di peso.