Dopo il successo della prima edizione sono partite a Marzo le lezioni dell’edizione 2020-2021 del Master in “Progettazione, Applicazione, Regolamentazione dei Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto”, organizzato dall’Università “Tor Vergata” in collaborazione con importanti enti istituzionali quali ENAC e Aeronautica Militare. Il Master rappresenta un’occasione per affrontare i vari aspetti legati ai droni, con particolare attenzione alla progettazione di servizi, in un contesto formativo di alto livello.
Il prof. Del Frate, Coordinatore del Master, ha dato il dato il benvenuto ai nuovi allievi insieme ai rappresentanti del Comitato Scientifico e delle aziende partner. Sono intervenuti l’ing.
Tripaldi e l’ing. Giovanni di Antonio di ENAC, il dott. Gabriele Di Marino del Ministero dell’Interno, il Col. Igor Bruni, Comandante del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare, l’ing. Federica Mastracci di Telespazio, il dott. Giovanni Formosa di Aerovision, l’ing. Gaetano Massari di Aerialclick.
Nel corso dell’inaugurazione hanno poi discusso la tesi conclusiva della partecipazione alla prima edizione del Master PARS la dott.ssa Loredana Scaffa (“Il sistema droneporto nelle aree urbane”) e l’ing. Massimo Ianni (“Progettazione ed implementazione di un tool di analisi e mitigazione del rischio per il volo con i droni”).
Sono stati affrontati due temi importantissimi per lo sviluppo e la diffusione dei droni autonomi e delle operazioni a rischio elevato, anche in aree urbane: i droniporti come infrastruttura sociale in ambito urbano e lo sviluppo di un tool per l’analisi del rischio e della profittabilità delle operazioni con i droni accessibile a tutte le tipologie di utenza del mondo UAS.
A causa dell’elevato numero di droni che dovrebbero operare in futuro, l’elaborazione delle interazioni tra gli operatori e il mondo circostante, dovrà essere altamente automatizzata e sarà necessario costruire nuove mappe a bassa quota per i voli dei droni nelle città.
La dott.ssa Scaffa nella sua tesi ha definito un framework di sistemi, protocolli di comunicazione e procedure per la costruzione e il posizionamento in ambito urbano dei Droni-porti come piattaforme di decollo e atterraggio a disposizione di Operatori e UAV diversi, individuando i problemi chiave da affrontare per un’ampia diffusione nel territorio.
Una ipotesi è quella di costruire i droniporto, come pali telescopici, vicino ai pali dell’illuminazione comunale, per usufruire della corrente elettrica.
L’ing. Ianni invece ha progettato un sistema web basato su algoritmi di analisi dei dati disponibili da fonti Open Source reperibili da enti pubblici e da provider internazionali, combinati al fine di generare strati informativi a valore aggiunto per l’analisi del rischio e la valutazione degli impatti sul business dei vari utenti delle operazioni, oltre che per definire al meglio le mitigazioni da mettere in atto.
Se rendiamo l’Italia un paese dove è facile e sicuro volare l’industria migliorerà la tecnologia e acquisirà l’esperienza necessaria per diventare il riferimento leader nel settore.
