Il mondo delle nuove tecnologie è in costante evoluzione, così come quello degli strumenti di monitoraggio aereo. Negli ultimi venti anni, infatti, sono stati introdotti nel mercato tutta una serie di prodotti, che permettono a coloro che avessero interesse (di qualsiasi tipo) nell’effettuare riprese aeree di farlo senza troppe difficoltà.
Le innovazioni in questo ambito sono state spinte dall’utilizzo ed evoluzione dei droni aerei. I droni sono risultati essere particolarmente utili grazie a tutta una serie di motivi, tra cui la precisione con cui possono muoversi in aria (un esempio possono essere i vari spettacoli aerei proposti negli eventi internazionali), e la loro alimentazione (elettrica e non con carburanti fossili).
I droni sono acquistabili oggi da chiunque, essendo stati aperti al mercato consumer, e la normativa sul loro utilizzo, per garantire la privacy e la sicurezza pubblica, ormai definita.
Si è a lungo parlato L’implementazione dei droni in ambito pubblico richiede dei costi, sia per gli strumenti di volo stessi, sia per la formazione del personale, che deve imparare necessariamente a utilizzare i mezzi di volo nel modo corretto.
L’utilizzo dei droni da parte degli enti di pubblica sicurezza
Droni e veicoli autonomi stanno già avendo un impatto diretto sulle forze dell’ordine e sulla sicurezza pubblica.
Man mano che l’uso di veicoli autonomi cresce, forniranno opportunità per una nuova presenza virtuale della polizia che libererà la forza lavoro sovraccaricata per concentrarsi sulle aree più importanti della sicurezza pubblica.
Durante la pandemia le forze dell’ordine di diverse città e paesi di tutto il mondo, anche in Italia, hanno utilizzato i droni per scansionare parchi, spiagge e piazze alla ricerca di trasgressori.
Secondo la CCN, in Cina i droni sono serviti come agenti delle forze dell’ordine, avvisando i cittadini con avvertimenti inquietanti sulle violazioni commesse.
Tra le esternazioni tipiche dei droni cinesi vi è “l’invito” a non andare in giro senza indossare una mascherina.
A Dubai, in Indonesia, Francia, e negli Stati Uniti vengono usati per disinfettare le strade delle città.
Tuttavia, l’utilizzo libero dei droni da parte delle forze di polizia è stato permesso solo per il periodo di lockdown, per facilitare il loro lavoro, e non esistono ancora leggi specifiche che ne prevedano l’utilizzo in situazioni di pubblico servizio. Le uniche circostanze in cui i droni vengono utilizzati normalmente sono le missioni di salvataggio, nelle quali i velivoli sono dotati anche di telecamere a sensori termici, per rendere la localizzazione più facile e precisa.
Anche se l’utilizzo pubblico dei droni di osservazione aerea non è ancora soggetta a norme specifiche, questi vengono già utilizzati dalla maggior parte delle organizzazioni di sicurezza privata.
Ma uno degli aspetti più importanti dell’utilizzo dei droni riguarda il tipo di modello scelto dalle forze dell’ordine. I tipi di osservatori aerei preferiti dalle forze di polizia sono quelli DJI, ritenuti i più all’avanguardia per il genere di operazioni necessarie per la pubblica sicurezza.
La polizia, però, non è l’unico ente che trae vantaggio dall’utilizzo di questi mezzi, poiché può essere estremamente utile anche al corpo dei vigili del fuoco, o alla protezione civile, che possono utilizzare l’occhio aereo dei droni per poter essere più efficienti nelle missioni di ritrovamento e salvataggio.
Per poter utilizzare il drone, anche le forza di polizia (così come tutti gli altri enti pubblici) hanno bisogno di piloti certificati, preparati a gestire ogni possibile evenienza.
In Aerovision la formazione dei piloti è incentrata sulla sicurezza delle operazioni e l’addestramento è specifico per ogni tipologia di mestiere, con simulazioni “sul campo” degli scenari operativi che l’operatore dovrà svolgere.
Solo dopo che il programma di formazione sarà ultimato, sarà possibile l’utilizzo dei droni in larga scala nelle normali mansioni dei corpi di pubblica sicurezza.