“Dove posso volare col drone a Roma?” È una domanda che tutti i piloti della Città Eterna si pongono.
Sebbene la Capitale offra panorami architettonici e naturali splendidi se ripresi dall’alto, va chiarito che non possono essere effettuate riprese con drone senza autorizzazione ovunque anche se il volo in open category.
La Open category infatti, non necessita di autorizzazione ENAC ma esistono zone che sono comunque vietate al volo per questa categoria.
E’ il caso di particolari obiettivi sensibili, come le carceri, gli ospedali, le caserme e i siti archeologici di interesse nazionale e per i romani ad esempio l’area della città del Vaticano, tutte aree che richiedono l’autorizzazione Enac oltre a quelle dei singoli enti coinvolti.
A queste autorizzazioni o nulla osta, si aggiungono la serie di permessi e di certificazioni che il pilota di droni deve avere quando si ritrova a scattare foto o video specie se deve pubblicarle per uso commerciale.
Nello specifico:
- l’operatore APR, ovvero chi pilota il drone, deve avere un attestato di competenza valido
- deve essere registrato come Pilota presso l’ENAC
- deve avere, ove necessaria, una autorizzazione rilasciata da ENAC stessa che gli permetta di svolgere quelle determinate operazioni nelle aree vietate
- deve provvedere a che i mezzi che usa siano registrati su D-flight e assicurati
Quali sono, allora, gli enti a cui fare riferimento?
Leggendo tutta questa serie di limitazioni che regolano il traffico aereo la domanda sorge spontanea: ma quindi chi bisogna contattare per far volare i droni su Roma?
- ENAC, ovvero l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile: Solo se voliamo all’interno di zone Regolamentate, proibite o pericolose o nei pressi di un aeroporto (ad esempio l’Urbe a Roma Nord) e/o se voliamo fuori dalla categoria Open.
- D-Flight, ovvero la piattaforma creata da ENAC in cui ogni drone e pilota che vola sul territorio italiano deve essere registrato; qui sarà possibile vedere tutta la mappa delle aree “volabili” d’Italia e capire quali, invece, sono soggette a restrizioni.
A questo elenco, devono essere aggiunte le autorizzazioni dei relativi enti preposti nel caso si voglia volare in zone con restrizioni locali o nazionali ad esempio:
- l’ente aeroportuale quando si vola in prossimità di aeroporti
- il comune o la prefettura nel caso dei centri urbani
- gli “enti parco” nel caso dei parchi naturali
L’attuale normativa è europea quindi gestita dall’EASA, ovvero la European Union Aviation Safety Agency. Se vuoi saperne di più sulla nuova normativa, puoi guardare questo video.